ANALGESIA OSTETRICA

L'analgesia in travaglio di parto ha lo scopo di ridurre il dolore del travaglio. Cio' produce una migliore ventilazione materna e quindi una migliore ossigenazione fetale.
L'analgesia epidurale si effettua introducendo farmaci nella zona della colonna vertebrale.
Chi vuole sottoporsi ad anestesia o analgesia epidurale deve prima essere visitato dall'anestesista, che valuta le condizioni cliniche e da l'autorizzazione alla procedura.
Al momento della visita la paziente deve essere in possesso di esami del sangue recenti (non anteriori a un mese), comprendenti emocromo, coagulazione completa ed elettrocardiogramma.

La paziente dovra poi firmare un consenso informato che autorizza all'esecuzione della procedura.

Come si esegue l'analgesia epidurale?
All'inizio del travaglio, la paziente viene stesa su un fianco o si mette seduta. Viene incannulata una vena periferica, si misura la pressione arteriosa del sangue e si disinfetta la cute della parte inferiore della schiena. L'anestesista inietta poi l'anestestico locale nella cute e nel sottocute.
Da questo momento la paziente potra avvertire una sensazione di leggera pressione dovuta all'introduzione dell'ago da peridurale.
Una volta raggiunto lo spazio peridurale, si introduce, attraverso l'ago, un tubicino che verra lasciato fino all'espletamento del parto. Durante queste manovre, la paziente potra avvertire una piccola e transitoria scossa. Quando in tubicino e posizionato correttamente, l'ago viene rimosso mentre una medicazione sterile manterra il tubicino nella giusta posizione, mentre la paziente sara libera di muoversi liberamente.
Questo catetere peridurale sara utilizzato per iniettare in momenti diversi i farmaci necessari per controllare il dolore durante il travaglio.
L'iniezione non e dolorosa. L'effetto sul dolore si manifesta dopo circa 20 minuti.
L'anestesia epidurale toglie il dolore della contrazione, pur permettendo alla paziente di collabrare attivamente con le spinte nel periodo espulsivo del parto.

Quali sono i vantaggi?
- La paziente rimane sveglia e rilassata per tutta la durata del travaglio e cio le consente di apprezzare l'esperienza del parto;
- se si rende necesario ricorrere ad un parto strumentale (ventosa) o ad un taglio cesareo, e sufficiente rifornire il cateterino gia inserito per garantire l'anestesia.
- durante il parto spontaneo in analgesia epidurale non si corre il rischio di far nascere un bambino poco vivace o assonnato.

Quali sono gli svantaggi?
A distanza di 50 anni dall'inizio di questa procedura, si possono registrare ben pochi svantaggi:
- al giorno d'oggi, la necessita di ricorrere ad un parto strumentale, in conseguenza dell'uso di farmaci anestetici per l'analgesia epidurale e ormai rara. Sono infatti migliorati i materiali ed i farmaci utilizzati per questa tecnica;
- all'inizio della procedura si applica una fleboclisi al braccio della paziente, in modo da eseguire un riempimento volemico per correggere il calo pressorio che puo manifestarsi;
- puo essere necessario l'uso di farmaci stimolanti la contrattilita dell'utero;
- complicanze maggiori (ematoma, parestesie, cefalea) sono descritte in una percentuale minima di casi.

 

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